Bergamo, città alta.

Che cosa si può fare durante una preannunciata domenica uggiosa di marzo, a Milano? Salire su un treno e nel giro di un'oretta ritrovarsi a Bergamo. Sicuramente un meteo migliore avrebbe reso la nostra piccola gita molto più piacevole e comoda, ma per essere la prima volta che visitavo Bergamo Alta, vi assicuro che nuvoloni e pioggia intermittente non hanno minimamente intaccato il suo fascino.

La Città Alta mi è subito sembrata elegante e raccolta, ideale per una visita in giornata: con la sua piazza, il duomo e la basilica ricchissimi di dettagli, la meridiana (ecco che cosa avrebbe meritato una giornata di sole), i locali storici e raffinati, le insegne caratteristiche e, per finire, la passeggiata lungo le mura, da dove si può ammirare tutta la città bassa. In circa cinque ore abbiamo l'abbiamo visitata tutta, saliti in funicolare e scesi con il bus, che porta comodamente di fronte alla stazione.

Nota gastronomica - sempre fondamentale, in qualsiasi luogo: ammetto che il ricordo dei casoncelli al burro, salvia croccante e pancetta mi fa venire ancora l'acquolina, ma non mi sento di nominare né consigliare il ristorante per via del conto esagerato con sorpresa (4,50€ di coperto), mentre sono felicissima di ricordare il panificio Tresoldi, lungo la via principale, dove ci siamo divisi una piccola polenta e osei (dolcetto tipico di Bergamo) e un pane dolce con uvetta consigliato sul momento dai proprietari, perché "appena sfornato, è delizioso". E lo era davvero.